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mercoledì 15 dicembre 2010
Ricordando " Morte a Venezia " Adorabile.
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.Nel 1910 Gustav von Aschenbach, anziano musicista fisicamente fragile e spiritualmente inquieto, giunge al Lido di Venezia per una vacanza. Incontra il giovane, bellissimo Tadzio e muore. È, forse, il film più proustiano di Visconti che carica di reminiscenze personali e familiari la trasposizione del racconto (1912) di Thomas Mann. Elegia sulla fine di un mondo con momenti memorabili – quelli dove emerge con una struggente forza visionaria l'identificazione con il personaggio – in un contesto di alto accademismo decorativo. La Terza e la Quinta Sinfonia di Mahler – al quale allude l'Aschenbach di Visconti che in Mann è uno scrittore – contribuiscono al risultato, con le scenografie di Ferdinando Scarfiotti, i costumi di Piero Tosi e la fotografia di Pasquale De Santis
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